La leggenda racconta che Maria Iosè e Maria Salomè, insieme alla loro serva Sara, partirono dalla Palestina a bordo di una barca. Vagarono per il Mediterraneo fino a naufragare nei pressi della costa francese, dove furono tratte in salvo proprio dalla loro serva Sara.
Sara la nera divenne così la protettrice di tutti i gitani e, anche se non è ufficialmente riconosciuta come Santa, i suoi devoti la definiscono tale, di questo appellativo si trova traccia fin dal 1500, anche se solo nel 1800 inizia la vera e propria devozione.
La statua che la raffigura e che viene portata in processione il 24 maggio di ogni anno, è coperta di gioielli che cambiano di anno in anno, frutto di doni che i suoi devoti lasciano nella cripta dove è custodita per il resto dell’anno.

 
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